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Pennello Asciutto

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Nome: Matteo

Messaggio lun 19 nov, 2012 10:14 pm     


Eccovi finalmente le foto del lavoro finito (anche se in realtà qualche piccolo ritocchino devo ancora darglielo per poi passare sotto protettivo opaco).
Come di consueto metto un piccolo stralcio di BG per caratterizzare di più la miniatura che mi ha preso tanto tempo e che può essere lette nel mentre scarica le pesanti foto... (ma occhio che pesano parecchio!)

PS purtroppo le foto mi sono venute malissimo nonostante abbia cercato di sistemarle in PS, dal vivo è molto meglio! ^_^/>

<i>"Il Grande Settra stava per entrare nel regno dei morti. Di lì a qualche giorno un nuovo Faraone avrebbe dovuto ereditare i suoi immensi domini, non prima di tre anni di riti funebri che avrebbero visto tutti gli abitanti di Nehekara portare omaggio alla Piramide dell’Imperituro.
Anche Sharsazar, il Necrotetto Celeste, avrebbe a suo modo onorato la morte del Faraone. Era infatti da più di 70 anni che stava lavorando ad un solo progetto, la realizzazione di una Necrosfinge che avrebbe dovuto proteggere e servire l’anima di Settra durante l’ascesa al Cielo tra gli antichi Dei.
Era giunto il momento, ancora poche gemme da incastonare con estrema cura e maestria ed Asimar, la Necrosfinge, sarebbe stata finalmente completa, il culmine delle sue conoscenze e della sua arte racchiuse in un'unica ed imponente Opera! Sharsazar non vedeva l’ora che gli ultimi riti dei Sacerdoti Liche potessero infondere vita in quelle aggraziate forme di pietra e metalli preziosi.
Quando Settra spirò, il corteo funebre che avrebbe portato buona parte del suo esercito ad auto seppellirsi nella grande Piramide, era guidato da Asimar; poche dozzine di metri addietro, dopo le Guardie d’onore e la ristretta cerchia di Nobili, Sharsazar seguiva soddisfatto la sua creazione.
Lacrime di gioia e di dolore solcavano il suo viso , aveva finalmente ottenuto la Maschera ed il Martello rituale d’oro con i quali sarebbe stato sepolto vivo nelle stanze reali, le massime onorificenze a cui un Necrotetto potesse aspirare.
L’ultima cosa che Sharsazar vide, prima che la sabbia colata dalle fessure delle pareti gli arrivasse fin sopra la testa impedendogli di respirare, era l’aura iridescente che Asimar emanava, nel buio dell’immensa tomba. Poco dopo tutte le camere mortuarie erano piene di sabbia fino al soffitto, tutti i soldati erano morti senza neppure muover un muscolo, non un fremito di paura aveva percorso i loro cuori, la morte li aveva colti tutti nel silenzio più totale, e quel silenzio avrebbe dominato la Grande Piramide per centinaia e centinai di anni, fino al loro risveglio…
Dopo moltissimi anni, Settra e le sue Legioni vennero finalmente risvegliati, e grande fu lo sdegno del Re Sacerdote quando si accorse cosa fosse successo alle sue terre nel frattempo e di come fossero state false le promesse dei suoi Liche.
La campagna per la riconquista del potere iniziò subito, e subito Asimar si dimostrò un eccellente servitore.
Guidata da Sharsazar, non solo era in grado di spargere morte e distruzione come un Dio bambino libero per i campi di battaglia, ma grazie a speciali incanti e ad un accurata progettazione, permetteva di prevedere il futuro, e quindi l’esito degli scontri.
L’intero corpo della Necrosfinge era in grado di catturare la luce stellare notturna facendo rispecchiare le antiche costellazioni sulla sua superficie. Queste mappe astrali, una volta interpretate dai più eruditi dei Sacerdoti nonmorti garantivano la supremazia degli eserciti Nehekhariani ad ogni scontro.
Ma Asimar, come tutte le Necrosfingi, era un costrutto animato da perniciosi poteri, ed era sempre più arduo soggiogarne la malevole volontà, la cui furia poteva essere placata solo dal massacro dei corpi sui campi di battaglia.
Un infausta sera i Sacerdoti si recarono da Sharsazar preoccupati e gli raccontarono di come avevano riconosciuto i segni della sventura tra le mappe astrali della Necrosfinge, infausti presagi avvolgevano Larkas, una città fortificata di confine sulla quale incombeva l’ombra della mano del Dio dei morti.
Subito Asimar con una guarnigione di centinaia di Scheletri guerrieri e di Guardie del Sepolcro al seguito di un Araldo furono inviati a difesa dell’avamposto, sicuramente sarebbe stato attaccato da forze orchesche che stanziavano nei dintorni.
Tre giorni dopo una delegazione di Sacerdoti di passaggio trovò la città rasa interamente al suolo, nulla si era salvato… gli edifici erano crollati e per le strade, o per lo meno per quello che ne restava, i corpi straziati ed irriconoscibili si mischiavano ai detriti di ciò che un tempo era una fiorente, persino le mura di cinta erano state abbattute completamente… Gli assalitori sembravano scomparsi con la stessa velocità con cui erano giunti, senza lasciar alcuna tracci
L’unica cosa che era rimasta in piedi, sebbene anch’essa quasi demolita, solcata da profonde spaccature su tutta la superficie e con la maggior parte delle preziose decorazioni saltate via, era Asimar, che si ergeva minacciosa ed immobile sul cumulo di macerie. Sharsazar rimase sconvolto dell’accaduto e subito si rimise all’opera per riportare il costrutto alle sua gloria passata, tuttavia esso aveva fallito e non aveva potuto evitare la distruzione della città…
A causa di ciò, con il passare dei secoli la Necrosfinge fu lentamente messa da parte, e con gran disappunto di Sharsazar, perse così il suo ruolo strategico centrale.
Relegata a fare da custode dei varchi orientali del regno di Settra, essa continuava ad essere studiata segretamente dai Liche, poiché le sue fonti di conoscenze astrologiche non avevano pari.
Il dolore per un così triste destino fu tale che il Necrotetto Celeste ripudiò il suo titolo e gettò Maschera e Maglio rituale nel fuoco e scomparendo per sempre tra le dune sabbiose del deserto. Chi lo vide per l’ultima vota giurò che le sue orbite ormai vuote lacrimavano copiosamente mentre lanciava potenti maledizioni sugli stessi Liche che a parer suo non erano stati in grado di utilizzare il dono che lui gli aveva offerto, la migliore delle Necrosfingi non doveva essere dimenticata così…
Fu esattamente dopo 666 anni dalla scomparsa di Sharsazar che avvenne la prima tragedia, il Sacerdote Vargas, che in passato aveva conosciuto di persona Sharsazar, nel suo imperterrito studio dei corpi celesti sull’enorme statua, scorse un infausta combinazione astrale che incombeva su di Alkazar, una piccola città portuale lì vicino senza nessun apparente valore strategico. Forse era diventata preda delle mire di corsari erranti, e sebbene di minore importanza, i presagi erano talmente infausti ed atroci da spingere Vargas a richiedere l’intervento delle forze armate a difesa.
Ancora una volta, immemori delle esperienza passata, fu mandato un piccolo contingente di supporto fiancheggiato da Asimar.
Quella sera stessa Vargas, avendo perso tutti i contatti con la cittadella, decise di recarvisi con la propria scorta personale.
Mentre cavalcava il suo destriero scheletrico nel freddo gelido del deserto scorgeva la malevole luce di Morrslieb che illuminava l’orizzonte fino al mare.
Al suo arrivo trovò solo macerie e morti… di tutta la città non restavano altro che poche pareti e palme… Grande fu lo sconforto che provò, ma non fu nulla se paragonato al orrore che provò quando tutte le sue guardie furono falciate in un sol colpo da un enorme lama dorata proprio alle sue spalle. Voltandosi vide Sharsazar che smisurata si stagliava silente e con sguardo ferreo. Una terrificante aura le incorniciava il volto mentre alzava nuovamente le enormi lame per distruggere l’impotente Sacerdote Liche. Vargas tentò con i suoi incanti di dominarla ma senza alcun effetto, la Necrosfinge era guidata da una volontà divina superiore che esigeva solo la morte di tutte le creature della Terra.
Le rune sul suo corpo brillavano di una luce innaturale che ma era stata vista prima.
L’enorme lama rifulse alla luce della luna stregata prima di calare potente sulla sua vittima, ma d’improvviso si fermò a pochi centimetri dal suo cranio.
Vargas non capì subito cosa fosse accaduto, solo dopo si accorse che un raggio di luce del meriglio aveva sfiorato la superficie lucida del Costrutto, il mattino era arrivato.
Ora Asimar giaceva immobile in un caos di morti e distruzione, il cui unico spettatore rimaneva Vargas.
Subito dopo essersi ripreso, Vargas notò un particolare inaspettato, i disegni sul dorso della Necrosfinge erano ciclici, e quello stesso allineamento stellare era destinato a ripetersi fra altri 666 anni ed ogni 666 anni in eterno…"</i>

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per chi volesse votare su CMON ecco il link:
www.coolminiornot.com/318940

A chi interessasse i WIP stanno nell'apposita sezione ;-)


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Messaggio mar 20 nov, 2012 3:03 pm     


fa un supereffettone, complimenti! :clap:

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Messaggio gio 29 nov, 2012 9:46 am     


molto cool :okkey:

tutto ben fatto.... ehm.... ma gli occhi??? :blink:


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Dipper
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Messaggio mar 11 dic, 2012 10:45 am     


Alla fine è venuto un piccolo capolavoro!
Mi piace proprio tantissimo!!!
Unica cosina: gli occhi. Sono il centro della miniatura e devono essere fatti bene ;)
Bravissimo!!!


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Pennello Asciutto

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Nome: Matteo

Messaggio mar 25 dic, 2012 10:20 am     


grazie ragazzi!
Purtroppo avete pienamente ragione, gli occhi mi hanno fatto impazzire ed alla fine sono venuti fuori una ciofeca, il fatto è che queta minia non ha gli occhi, ha solo 2 piccole fessure vuote, e siccome voelvo dare l'impressione che gli occhi fossero luminosi ho provato a fare degli OSL senza successo... alla fine ho ripiegato sull'occhio totalmente bianco, ma a guardarla bene non funziona...
Purtroppo non ho idea di come rimediare, potete aiutarmi/consigliarmi qualcosa? ve ne prego!

PS intanto buon Natale a tutti e felice anno nuovo!


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Dipper
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Nome: Cristina Piras

Messaggio mer 09 gen, 2013 10:33 am     


Basta che gli dipingi la pupilla ^^


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