A proposito della zenitale

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Dato che sempre più spesso ci sono dubbi e perplessità su questa tecnica pittorica, provo a fare un po' di chiarezza.

La zenitale offre:
Maggior impatto visivo.
Maggiore drammaticità.
Accentuazione del movimento del pezzo.


La zenitale toglie:
Morbidezza
Naturalezza durante la pittura
E, nei casi + estremi, ti toglie alcune angolature del pezzo (ma questa è un'altra storia (spot), che tratterò poi).

Per fare la zenitale devono seguire poche ferree regole.

La prima è generale (e non vale solo per la zenitale) ed è la regola dei poligoni semplici.
In altre parole tutto ciò che è simile ad un certo poligono avrà un andamento generale del colore simile a quello che ha quel poligono.
Un cilindro si dipinge scurendo i lati (braccia, gambe, busto son dei cilindri in fondo), tutto ciò che è simile ad una sfera si dipinge seguendo le linee generali di questo poligono etc etc.

Sembra inutile dire questo ma non poche volte ho visto che seguendo la regola base della zenitale molti "dimenticano" questa, che non muore per l'avvento della zenitale, semplicemente si complica.

La seconda invece è la zenitale in se e per se, e si enuncia così: Il chiaro sopra, lo scuro sotto.

Essì, una frasetta corta, ma densa di significato...

La zenitale non "consiglia" di mettere il chiaro sopra e lo scuro sotto... OBBLIGA.

Quando il tuo occhio ti direbbe di non farlo, la zenitale ti obbliga a passare sopra alla valutazione del tuo occhio, credetemi se non fate così non farete la zenitale.

L'applicazione della regoletta avviene in 2 macro gruppi d'azione:
1) L'altezza dal suolo della parte che stai dipingendo;
2) L'altezza relativa ad una singola piega.

Facciamo un esempio.
Un pantalone monocromatico, con delle pieghe orizzontali o oblique (noterete che i pezzi scolpiti per la zenitale hanno quasi sempre pieghe orizzontali ed oblique quasi mai verticali).

Immaginiamo che questa gamba abbia un colore a caso che va dal chiaro allo scuro dove il chiaro è il colore "0" lo scuro è il colore "10" mentre il medio è il "5". Ok? Immaginiamo inoltre che la gamba sia 9 cm (per comodità).

Idealmente, partendo dall'attaccatura all'anca, possiamo vedere che, nel centimetro 1 ci sta il colore 0 nel centimetro 2 il colore 1 e via via fino al centimetro 9 li cui ci sta il colore 8.
Ovviamente questi colori saranno scuriti ai lati secondo la regola che vale per un cilindro (questo viene spesso dimenticato).

Questa è la zenitale applicata alla superficie generale.

Nella pratica, non è niente, è solo un'idea da mantenere in testa per affrontare il prossimo passo.

Quindi guardate la gamba, immaginate queste 11 fasce di colore, immaginate di scurirle di un tono verso l'esterno della gamba e di 2 toni verso l'interno...
L'avete in mente? Ecco tenetelo saldo è la base per iniziare a dipingere.

Appurato il passo precedente andiamo alle pieghe.

Passo 1) Bisogna dividere le pieghe in sotto-superfici: quelle che guardano in alto e quelle che guardano in basso (non è sempre facile quando sono oblique).
Passo 2) Bisogna esattamente individuare il punto + alto delle pieghe (è una linea immaginaria, molto facile da trovare) lo chiameremo "cresta".
Passo 3) Bisogna individuare il punto + basso di un'infossatura (di solito questo non esisterà, bisogna quindi "individuare il punto + consono assecondando la piega precedente e successiva, questo a parer mio è la cosa + difficile di questa tecnica, anche se alcuni scultori ultimamente giusto per gentilezza ci lasciano un bel colpo di scalpello), lo chiameremo "valle".

(i passi 1, 2 e 3 altro non sono che una ideale divisione del pezzo in sotto-superfici)

Passo 4) Una volta stabiliti i versi ed i "contorni" delle pieghe se ne sceglie una, si può partire da una a caso, ma sopratutto se usate gli acrilici meglio partire dal basso.

(Inizieremo a dipingere una piega che guarda il alto, ovviamente possiamo invertire il punto 5 e 6 e iniziare da una che guarda in basso).

Passo 5) (Piega che guarda in alto) Individuate in mente la fascia di colore immaginata nella fase generale (in questo esempio pigliamo la fascia di colore 5 che è a mezza gamba), il 5 sarà il tono di colore usato come "colore medio" della piega. Prenderemo il colore 4 o 3 (quindi uno o 2 toni più chiari del medio di zona) facciamo una sfumatura che parte sollo la "valle" (linea immaginaria) della piega precedente e arriva al colore sarà il 6 (o 7 seconda l'inclinazione) che si localizzato sopra la cresta della piega successiva. Ovviamente il gradiente sarà modulato in base alla curva della superficie in fase di lavorazione.
Passo 6) (Piega che guarda in basso) Individuate in mente la fascia di colore immaginata nella fase generale (in questo esempio pigliamo la fascia di colore 5). In questo caso il colore 5 non verrà usato ma partiremo da un tono + scuro: 6 (o il 7) (a seconda sempre dell'inclinazione o dell'ultimo colore usato nella curva precedente) sarà il colore da mettere immediatamente sotto la "cresta" della piega precedente, e di si scurisce fino al 7 (o 8) ponendo il più scuro giusto sopra la "valle" della piega successiva.

(Come avrete notato la differenza tra il 5 ed il 6 è solo che si parte da una "cresta" o da una "valle" ma vige sempre la regola "il chiaro sopra, lo scuro sotto". Sopra e sotto sono sempre intesi a partire dalla testa per finire ai piedi del figurino e NON DELLA PIEGA.)

Passo 7) Fare una "minima sfumatura" nelle linee delle creste ed in quelle delle vali. In quel punto avrete capito che c'è uno stacco netto avvolte di uno o 2 gradi di luce, quindi una effettiva "linea" di giunzione di 2 colori differenti, ecco, quella linea va sfumata. Non pensate ad una sfumatura larga, serve una sfumatura strettissima ma efficace.
Passo 8 (Rewind) Ripetere i punti 5 e 6 per tutte le pieghe (o superfici) del modello.

Ho fatto l'esempio con una "stoffa" laddove le pieghe sono più evidenti, ma non cambia niente se ci riferiamo a altre cose.
(Ad esempio nella muscolatura le "valli" son facilissime da trovare, le creste no, nelle facce non c'è tanto da cercare perché, si va per punti fissi, nelle superfici non scolpite per la zenitale invece iniziano i problemi).


N.B. Piccolo problema:
Nei primi tempi (almeno per me è stato così e lo è tutt'ora) la logica vi dirà che state sbagliando, il cervello e l'occhio diranno: "non è possibile che ci sia una luce accanto ad un'ombra".
Ignorate logica e cervello, seguite la regola e basta, altrimenti... niente zenitale e a letto senza cena... ups, che c'entra la cena... :)

Se invece volete fare pace con la logica ed il cervello fate il seguente esercizio, guardate in tv le facce della gente, noterete alcune applicazioni zenitali a cui di solito non facciamo caso:
La massima luce degli zigomi so trova accanto alla parte esterna dell'occhio e non sulla punta dello zigomo come vi spettereste.
Sopra il labbro superiore c'è si una luce forte (bianca) ma subito sopra di questa c'è un'ombra nera (non tutti notano ne la luce ne l'ombra in questione in genere).
A lato delle narici c'è proprio una linea nera!
Se guardate bene le facce in tv, hanno la zenitale perfetta applicata (e non c'entra il trucco quanto il fatto che hanno i faretti puntati sulla faccia dall'altro, alla maniera zenitale appunto... quindi non è un'astrazione.