Female Warrior with Long Sword and Shield - Dark Sword Miniatures

DS4Vi presento la mia quarta Dark Sword, la prima che dipingo che non sia scolpita da Tom Meier e probabilmente l'ultima. La scultura (di Gael Goumon) l'ho trovata, qualitativamente parlando, decisamente al di sotto rispetto alle mie precedenti esperienze con questa casa. Fra l'altro ho notato solo dopo l'acquisto i commenti di J. Ludwig su questo pezzo: dopo la consegna del pezzo sono state chieste diverse modifiche e se si guardano le foto dal sito della casa americana si notano immediatamente alcune differenze tra il green e il pezzo stampato. In particolare sono stati aggiunti (su richiesta di Ludwig) capelli alla coda e intorno al viso e sono stati aggiustati alcuni particolari sul mantello e sulla veste.


Probilmente lo stampo finale risente di queste modifiche successive al primo, tant'è che ho riscontrato porosità notevoli su alcune superfici "critiche" come la veste, parte dell'armatura e l'esterno del mantello per non parlare di una fessura piuttosto netta sulla parte interna del mantello.

 

Wip 1

 

La lama della spada sembrava stampata su due livelli e la linea di confine tra i due livelli era molto frastagliata. La lama era ovviamente piegata di 90° rispetto all'elsa. Questo non cambia il mio giudizio su questa casa che continuo a considerare una delle migliori tra quelle che ho provato fino ad ora.
A parte questo inizio ho cercato di recuperare il più possibile e alla fine sono contento del risultato. La lama della spada l'ho limata a lungo e rifinito la superficie con la carta abrasiva. Le superfici porose le ho trattate con una miscela molto diluita di milliput e acqua. Non avendo un risultato sufficiente al primo passaggio, ho carteggiato con carta abrasiva e ripetuto la stuccatura diluita per tre o quattro volte, l'ultimo passaggio l'ho dato dopo una passata di primer che aveva evidenziato difetti prima invisibili.

 

WIP 2

WIP 3


Ho integrato la basetta originale in una più grande rotonda di plastica, fissando la miniatura su due ritagli di un foglio di sughero di dimensioni diverse con i bordi irregolari. Dopo aver praticato delle incisioni sulla basetta ho modellato con del milliput il terreno cercando di movimentarlo creando parti rocciose e parti texturizzate picchiettando la superficie con uno stecchino.

 

WIP 4

WIP 5

 

WIP 6

 

A questo punto ho dato il primer, il Tamiya Superfine Gray, e ho iniziato a dipingere.
Per la pelle ho cercato un tono piuttosto caldo, sono partito da un intermedio di beige red VMC ombreggiato con un'aggiunta progressiva di marron cuero e verde. Per le luci ho schiarito il beige red con carne medio, arena claro e bianco per le luci estreme. Volendo dare un'aria molto morbida alla ragazza che contrastasse con la sua anima da violenta (in fondo una che se ne va in giro in armatura non è esattamente una fanciulla indifesa) ho cercato di non spingere troppo i contrasti, soprattutto ho cercato di non marcare troppo le ombre e semmai lavorare sulle luci: ho marcato in particolar modo labbra (base rosso arancio con punto di luce massima di carne medio), fronte, zigomi, mento, cosce e addominali, cercando di ridurre il contrasto sul seno per non sottolineare che la signorina in questione in realtà è una maggiorata. Piuttosto ho preferito marcare la luce sul pettorale dell'armatura ma questo lo vedremo più avanti.
La veste bianca l'ho realizzata con una base di iraqi sand (praticamente un beige chiarissimo) schiarita con arena claro e bianco per le luci massime e scurito con kommando kaki e una punta di nero per le luci massime. Il decoro sul bordo è marron cuero scurito con nero e chiarito con snakebite leather mentre il disegno è snakebite schiarito con arena claro e bianco.

 

 

WIP 7

 

Per il mantello devo ammettere che sono molto soddisfatto: sono partito dal marron cuero mischiato allo USA tan earth e ho lavorato molto a scurire: prima con maron cuero puro, poi aggiungendo via via piccole parti di nero e verde. Per le luci ho schiarito con lo USA tan earth e per le luci massime con l'Iraqi sand.
Per la veste e lo scudo ho avuto il problema di dover usare toni di verdi praticamente identici che però fossero diversi: essendo diverso il materiale, con tutta probabilità il tintore di stoffe e il pittore di scudi non avevano grandi spunti di comunicazione quindi ho immaginato che i due verdi dovessero assomigliarsi ma mantenere tonalità differenti in modo da risultare trattati da mani differenti. E' stato più facile a farsi che a dirsi: ho dipinto lr dur parti in momenti differenti, in modo tale ho usato ogni volta proporzioni dei colori leggermente diversi. I colori sono verde e turchese come colore intermedio (probabilmente se avessi avuto uno scaly green o simili lo avrei usato) scurito con percentuali variabili di nero e piccole quantità di marron cuero. Per le luci ho sia aumentato la componente turchese che schiarito con l'immancabile arena claro.

 

WIP 8

 

La croce sullo scudo è fatta partendo dal kommando kaki scurito con velature di colore usato per le ombre sullo scudo (verde-turchese sporcato con nero e marrone) e schiarito con iraqi sand e arena claro nei punti di luce massima. L'interno dello scudo è di un grigio verde ottenuto con la stessa miscela del verde molto sporcato col nero e lumeggiato con il kommando kaki.

 

WIP 9

 

Per il metallo dell'armatura ho cercato di riportare la componente verde delle insegne e marrone giocando sulle ombre e sul fatto che il tono di un metallo è condizionato dai colori dell'ambiente circostante. Per questo sono partito dal chainmail e ho dato una prima velaura di snakebite leather, alternando poi velature di verde e di marrone per colorare l'armatura in prossimità della blusa e del mantello. Le ombre le ho marcate con velature di nero mentre le luci in mithril silver le ho sottolineate con una punta di medium metallico VMC. Ci tengo a specificare che (come mi hanno consigliato sia Luca "Thorek" che Daniele "ZajonV" e anche Andrea "Ungugu") il medium metallico va utilizzato con molta attenzione, dato che quello tocca lo rende scintillante e si rischia di vanificare il lavoro di velature e contrasto.
Discorso simile anche per il metallo della spada: i colori usati per rendere la lama usurata e sporca sono però lo snakebite leather, lo smoke e il nero. Le (pochissime) parti in oro sono fatte con Burnished Gold, ombre con Tint Bitz e luci con Burnished Gold e Mithril Silver (punti luce estrema con medium metallico).

 

WIP 10

 

I capelli volevo che staccassero dal resto, ho scelto quindi una forte componente rossa di base (rosso arancio con una punta di marron cuero) scurito con piccole parti di nero e verde e schiarito con snakebite leather e carne medio.
Per la base cerco sempre di lavorare come fa la natura, prima il terreno e poi la vegetazione ho prima dipinto il terreno di marrone e i sassi (non ricordo i colori esatti, ho un po' pasticciato con i colori avanzati sulla tavolozza) e ho attaccato l'erbetta cercando di disporre i ciuffi singolarmente in modo che i singoli "steli" rimanessero perpendicolari al terreno. L'erba l'ho colorata con un paio di lavaggi di un verde molto sporco di marrone e verde puro, successivamente con un leggerissimo dry brush ho lumeggiato con il vomit brown GW. A questo punto ho lavorato con i pigmenti terra bruciata e ocra rossa spolverando la basetta con un pennello morbito e largo e ho ridefinito le luci sui sassi con iraqi sand e bianco. Per finire ho aggiunto due ciuffi di setole di "un grande pennello" per differenziare un po' la vegetazione e li ho lumeggiati con un appena accennato dry brush di iraqi sand, visto che il loro colore originario era già molto convincente al naturale.
Ecco il pezzo finito:

 

DS401

DS402

DS403

 

 

Copyright