Realizzazione del Drunegar 54mm Andrea Model

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GhiaccioliIn questo articolo vorrei parlarvi un po' della realizzazione del Drunegar 54 mm della Andrea Model, modello che, nonostante qualche difetto di stampaggio, mi ha regalato lunghe ore di piacevole pittura. Ho cercato di raccogliere tutte le spiegazioni scritte durante il wip, aggiungendo qualche commento e qualche riflessione. Vista la mia incostanza pittorica, il modello ha richiesto un lunghissimo tempo di lavorazione, per cui alcune cose, viste ora, le avrei fatte un po' diversamente. Spero che questo possa essere di aiuto a qualcuno!

Per prima cosa sono partito con la preparazione del modello. Di solito questa parte è vista da tutti (me compreso) come una perdita di tempo. Però bisogna ricordare che ogni minuto non speso in pulizia del pezzo viene poi pagato al momento della pittura, quando ci si ritrova a dover fare correzioni e limature varie con parti già dipinte. E di solito il risultato finale lascia a desiderare...

Mi sono quindi armato di paziente e ho iniziato col pulire i vari pezzi dalle linee di fusione con cutter e limette varie, aiutato in questo dal metallo molto morbido del modello (forse anche troppo morbido!). Alcune superfici liscie, come il vestito e lo scudo, risultavano un po' ruvide, quindi è stato necessario una lucidatura con la lana d'acciaio. Col senno di poi avrei dovuto estendere questo trattamento anche ad altre parti del modello, come l'ascia, ma non l'ho fatto e ne ho pagato le conseguenze, per cui consiglio sempre di lucidare tutte le superfici raggiungibili!

In alcuni punti la stampo non perfetto si era "mangiato" qualche dettaglio, come i decori sul bordo posteriore del vestito e alcuni ghirigori sugli spallacci, mentre sempre sugli spallacci c'erano degli intagli tipo danni da combattimento. Inoltre una parte del bordino della cintura era completamente appiattito per cui è stato necessario utilizzare un po' di stucco per ricostruire le parti danneggiate. Le varie parti del modello sono state quindi unite con dei perni (per essere sicuro ho messo dei perni dappertutto) e le eventuali fessure sono state riempite di stucco prima di passare al primer.

 

Come spray ho usato il Surface Primer (L) grey della Tamiya, che adoro sia perchè è grigio e quindi fa risaltare qualsiasi difetto del modello permettendo di correggerlo prima della pittura, sia perchè è carteggiabile una volta asciutto, quindi le varie superfici possono essere ulteriormente lisciate prima di mettere mano ai pennelli. Dopo due mani leggere di primer il modello era pronto per essere colorato.

Il nano mi ispirava una atmosfera autunnale, con verdi scuri, marroni, rossi, in generale colori caldi che ho deciso di utilizzare sia per il modello in se, sia per la base. Per la scelta dei colori da usare sono partito dalle superfici più ampie (vestito e barba) e, una volta fissate quelle, sono andato a cercare altri toni che potessero stare bene per le parti restanti (bordini vari, interno del vestito, ecc). Per i metalli avevo già in mente di usare un oro e un argento azzurrato per fare contrasto con i colori caldi dominanti. Scegliere il colore dei guanti è stato difficile, ma alla fine ho deciso di non aggiungere una altro colore, mantendo uniforme il tutto.

Primo passo è l'incarnato, per il quale sono partito da una base di dwarf flesh (GW) scurito prima con tanned flesh e dark flesh (GW), poi con regal blu e napoleonic green (Andrea) e infine con del flat black (Andrea) per i punti più scuri e le profilature. Per le luci, sempre a partire dal dwarf flesh, ho aggiunto elf flesh (GW) e pallid flesh (GW).

Per la barba e i capellila scelta è ricaduta su di un marrone rossiccio che trovo stia bene sul verde scuro del vestito. Ho usato i colori Andrea pensando che l'opaco ci stesse bene, solo a metà lavoro mi sono reso conto che avevo bisogno di un colore più satinato per rendere i riflessi naturali... A partire da una base didark brown (Andrea) ho aggiunto del Reddish brown (Andrea) e poi del golden yellow (GW) per le luci. Per lo ombre ho aggiunto invece prussian blu, napoleonic green e flat black (Andrea). Ho cercato di differenziare leggermente alcune ciocche per dare un po' di varietà alla barba aggiugendo del bleached bone (GW) per le luci estreme di alcune ciocche, golden yellow e skull white (GW) per altre. Così alcune risultano più gialle, altre più rosse.

 

 

Il passo successivo è stato fare la parte bassa del nano: le gambe e la corazza sotto al mantello.

Per le scarpe di cuoio ho usato colori GW che, rimanendo piuttosto stinati, danno più l'idea del cuoio. A partire dallo scorched brown ho scurito con del chaos black e schiarito con del bestial brown.

Sui parastichi ho sperimentato l'accoppiata oro-argento, poi utilizzata per tutto il modello. L'argento è quello della Puravest, trattato con lavature di regal blu e chaos black (GW) e riprendendo le luci con l'argento di base. L'oro è sempre Puravest, trattato con lavature di vari marroni sempre GW (sneakebite leather, bestial brown, scorched brown, scorched+chaos black) e riprendendo l'oro per le luci, a cui ho aggiunto un po' di argento per le quelle estreme. Sui metalli preferisco usare il colori GW sempre per la loro scarsa opacità, così da non smorzare troppo i riflessi dei colori metallici.

Per i lacci della corazza ho scelto un cuoio più chiaro, a partire da un bestial brown a cui si sono aggiunti scorched brown e chaos black per le ombre e sneakebite leather e elf flesh per le luci.

L'armatura a scaglie l'ho immaginata come una protezione "reale" e non cerimoniale come il resto dell'armatura, tutta dorata e decorata. Sono quindi partito da una base di acciaio Puravest su cui ho fatto lavature di scorched brown e chaos black per le ombre e riprendendo poi l'acciaio per le luci.

 

È poi toccato al vestito, dove ho di nuovo usato i colori Andrea per cercare di rendere l'opaco del tessuto. La base è il napoleonic green, con prussian blu, dark brown e flat black per le varie ombre e giallo base per le luci.

L'interno della veste è invece un gran miscuglio di colori (non avevo le idee ben chiare sul colore che volevo, alla fine è andata bene). A partire da un mix di reddish brown (Andrea) e warlock purple (GW) ho aggiunto dark brown e prussian blu per le ombre. Per le luci invece ho aggiunto a caso dark flesh (Andrea), bleached bone (GW), basic yellow (Andrea) e alla fine del bleached bone (GW). Sono sicuro che non riuscirei mai a trovare di nuovo quel colore...

La camicia azzurra era solo un esperimento molto grezzo con l'azzurro, tanto è stata poi coperta dalla barba, mentre la corazza che esce dalle maniche è fatta come quella delle gambe.

 

 

È toccato poi al cinturone di cuoio, dove a partire dal bestial brown (GW) ho aggiunto dark brown, prussia blu e flat black (Andrea) per le ombre e dark flesh (Andrea) e bleached bone (GW) per le luci.

A questo punto mancavano solo i dettagli degli spallacci, che hanno richiesto un lavoro notevole. Sulla base di oro e argento (su cui ho spinto molto luci e ombre per renderli più brillanti possibile) ho deciso di aggiungere dei disegni come se fossero fatti di tante piccole gemme. Per colpa di questa stupida idea ho rischiato di compromettere seriamente la mia già precaria vista... Le gemme sono fatte con colori GW: per quella verde dark angel green di base, con regal blu e nero per le ombre e golden yellow e bianco per le luci, per quella rossa blood red con dark angel e black per le ombre e yellow e white per le luci. Alla fine una mano di vernice lucida ha datto il tocco finale. Gli stessi colori li ho usati anche per le gemme sul fermaglio della barba.

 

 

Sempre per uniformare il tutto anche lo scudo e l'elmo legato alla cintura hanno lo stesso schema di colori e gemme del resto della corazza, così come l'ascia e la corazza sul braccio sinistro, in modo da risultare un set unico.

 

 

 

A questo puntorimaneva solo la pipa e, dopo tanto pensare e dopo aver provato un arancione e un marrone (orribili entrambi) sono ricaduto sui colori metallici. Ultima cosa sono stati gli occhi dove ho cercato di applicare i preziosi consigli trovati sul forum qualche anno fa (chiedo scusa ma non ricordo chi avesse dato questi consigli): sguardo non frontale, iride leggermente nascosta dalle palpebre, piccolo punto luce in alto e mano di vernice lucida finale.

 

 

 

Il nano è pronto, manca solo la base. Lo immaginavo su delle rocce, mentre guarda pensoso verso l'orizzonte ascoltando il dolce rumore del ruscello che scorre ai suoi piedi (che immagine poetica...)

Ho costruito la struttura con pietre vere e pietre fatte di Milliput texturizzato premendoci contro le pietre stesse. Tanto Milliput è stato usato per "giuntare" tra loro pietre diverse in modo che sembrassero una unica. L'albero invece è un pezzo di radice debitamente tagliuzzata. Dopo aver steso una mano di sabbia a simulare la terra la base era pronta per il primer:

 

 

Le pietre sono state colorate con varie tonalità di grigi, marroni, azzurri e chi più ne ha più ne metta, l'albero e il terreno solo con marroni vari...

L'acqua è colla bicomponente messa in vari strati e lavorata quando era quasi asciutta con uno stuzzicadenti per "tirarla" e movimentarla un po'. Solo alla fine ho scoperto che inumidendo lo stuzzicadente questo non si attacca alla colla e permette di "scolpirla" quasi fosse stucco trasparente! La prossima volta risparmierò un sacco di tempo...

Foglie e cespugli sono fatti a partire da piante e fiori secchi raccolti intorno a casa e attaccati con attenzione. Una volta in posizione sono stati "plastificati" con diverse mani di colla vinilica diluta in acqua, che impregna le fibre e le rende più resistenti ed elastiche. Sono poi stati colorati con vari strati di colore molto diluito, impregnando dove possibile le fibre in modo da far risaltare le venature naturali della pianta.

Il cespuglio vicino all'ascia è stato un po' più complicato: i vari fili sono stai prima incollati in in vari mazzetti, poi piazzati sulla base. Ho poi aggiunto qualche altro filo, incollato l'erba alla base e lasciato asciugare. Leggera plastificatura e poi con delle forbicine ho accorciato alla lunghezza voluta, una mano di colore e via.

Le foglie secche sono semi di betulla con una leggera mano di colore. All'inizio doveva esserci qualche foglia superstite anche sull'albero, poi però sembravano terribilmente finte e ho evitato.

E con questo il nano è completo e pronto per prendere polvere nella vetrinetta!