Bio Titan Hierophant Forge World

Pubblichiamo oggi uno splendido tutorial passo passo di pittura realizzato da Giovanni "Tzardauker" Bosio.
Il modello in questione è niente popò di meno che un biotitano tiranide della Forge World.
Per ammirare altri lavori di Tzardauker, oppure per contattarlo, visitate il suo sito: www.ilnanonefasto.it

 

 

Mi scuso in anticipo per il fatto che in questo, che dovrebbe essere un tutorial, mancheranno le parti iniziali inerenti l’assemblaggio e la preparazione pre-pittura del modello in questione: Lo Hierophant Bio titano tirannide prodotto dalla Forge World. L’idea di creare un tutorial è venuta in corso d’opera, quando le fasi iniziali di pittura erano già inoltrate; nonostante ciò (spero) sono riuscito a mettere assieme i pezzi per creare un buon articolo.
Cliccate sulle immagini per vederle a più alta risoluzione.

1) - Cenni sull’assemblaggio.
Siamo tutti d’accordo sul fatto che la Forge World produca dei bellissimi modelli… ma lo siamo altrettanto nello stabilire che in fatto di pulizia e precisione siano una frustrazione!
Questo Bio Titano non è stato da meno!
Prima dell’assemblaggio ho dovuto scontrarmi con una serie di difetti Titanici (giusto per restare in tema):
1) gomma siliconica ancora incastrata nei recessi più profondi del modello (il costato era una cosa impressionante).
2) pezzi contorti e piegati, che ho dovuto bagnare nell’acqua bollente per poterli raddrizzare.
3) una miriade di denti, corna, spuntoni ecc… attaccati su parallelepipedi di resina da cui si sarebbero potuto ricavare un dreadnounght!
4) E per finire, la bellezza di 5 lavaggi con uno sgrassatore molto aggredivo (anche per la pelle), per riuscire a togliere quella patina orribile che caratterizza tutti i pezzi Forge World, e che rende la pittura un impresa titanica!
Superati questi ostacoli, la fase di pulizia da bave e scarti vari non è stata nulla di eccezionale, nella norma.
Inizialmente ho lasciato gambe e braccia (a vostro piacere capire in un tirannide quali siano le prime e le seconde) a parte per facilitare la pittura, forandole inserendovi un perno in metallo da 1 mm. Di diametro, da usare inizialmente per “tenere in mano” il pezzo, ed in un secondo momento per il fissaggio al corpo centrale.
Tutto il resto: Testa, chele e chelette, denti e spuntoni vari ed ultima la coda, sono state fissate al corpo centrale in quanto non avrebbero reso difficile la pittura, e comunque necessitavano di una grande opera di stuccatura/ricostruzione con materia verde nei punti di giuntura.
L’unica eccezione fatta sono stanti i tentacoli arpionanti che spuntano da sotto il costato; siccome troppo fragili li ho lasciati da parte per la fase finale del lavoro.

Su tutto il modello poi (ulteriormente lavato con sgrassante) sono state date successivamente tre mani di primer nero GW.


02) - La base di colore.
Ora passiamo alla pittura vera e propria.
Date le dimensioni del soggetto e l’approccio “bio” cui necessitava, scelta d’obbligo è stata l’ausilio dell’aerografo per fare gran parte del lavoro, verosimilmente l’80% della pittura è stata fatta con questo metodo.
Utilizzando come base di colore una mistura 5:1 di XF-60 Dark Yellow e XF-1 Black della tamiya, diluiti con X-20A thinner, ho dato una prima velatura a tuta le parti del modello non appartenenti al carapace superiore. Sfruttando la presenza del nero del primer, ho lasciato appositamente trasparire quest’ultimo nella fase di copertura con il colore in determinati punti, in modo da avere un grossolano abbozzo di ombre.

Biotitan

 

03) - I primissimi accenni di ombre e luci.
Lavorando sempre con colori Tamiya (sono fantastici sia a pennello che ad aerografo, soprattutto con quest’ultimo), ho iniziato a “disegnare” luci ed ombre del biotitano. In alcune parti come il costato esse erano scontate, mentre per la “muscolatura” delle zampe ho dovuto stare molto attento creando il contrasto chiaroscurale direttamente con l’aerografo, come potrete vedere nelle figure successive.

Biotitan

 

In questa immagine vedrete per confronto con la situazione iniziale il lavoro che è stato fatto:

Biotitan

 

I colori utilizzati sono stati l’XF-60 Dark yellow iniziale puro; poi schiarito nei vari passaggi successivi con XF-02 flat white, un bianco leggermente più caldo dello skull white della GW cui sarete abituati.Per variare la tonalità, scaldarla e non renderla monotona, sono intervenuto poi con dello XF-59 Desert yellow.

Biotitan

 

04) - Le parti “molli”.
Creata la base cromatica dello scheletro, passiamo ora alle parti molli.
Inizialmente ho steso a pennello del red gore in trasparenza su tutte le parti molli del biotitano. Questa prima stesura ha il mero compito di fare da “segnaposto” per intervenire con le fasi successive.
Adesso arrivano le alchimie strane.
Utilizzando di base il red gore della GW, sono andato a creare una serie di velature miscelandolo di volta in volta con dell’inchiostro acrilico della serie Art Color della Rotring, nello specifico il Blue Violet.
Come “medium” per la creazione delle lavature, ho utilizzato una cera per pavimenti a base acrilica (si avete capito bene, ho detto cera per pavimenti) chiamata Future Wax.
Essa (purtroppo) non è venduta in Europa, ma solo negli States; io la acquisto da uno store americano di modellismo, che la spedisce in bottiglie da 100 ml, le uniche permesse per le spedizioni aeree internazionali (www.megahobby.com).
Questa “medium” acrilico permette di creare una serie di “artifici” ce coprono una vasta gamma nei possibili utilizzi modellistica!
Usata pura può ridare lucidità e trasparenza ad un capolino trasparente rovinato dalla colla e dai graffi!
Miscelata in varie proporzioni crea delle lavature fantastiche; morbide e molto lavorabili.
Con quantità minime di colore può tranquillamente dipingere per immersione le parti trasparenti dei modelli, mentre con quantità maggiori di colore diventa un ottima lavatura/velatura fino ad arrivare agli eccessi del dipping (per chi lo desiderasse… io no…).
E’ anche ottima prima base da stendere sulle superfici su cui andranno delle decals, poi per proteggere ed omogeneizzare queste.

Torniamo alle parti molli…
Utilizzando l’ottima lavorabilità di queste velature, sono andato a dipingere tutte le parti molli che avevo precedentemente segnato con il red gore di base.
Alla fine utilizzando un ottimo color Seppia 341 serie Colorex della Pebeo (altro acrilico da aerografia e tipografia), sono andato a sfumare tutte le zone di giunzione tra le parti molli e quelle dure del modello; come ad esempio tra i tessuti presenti tra costola le costola e le costole stesse.

Biotitan

Biotitan

 

05) - Il carapace: la base nera.
Ora possiamo passare al carapace.
Sulla base iniziale nera del primer, sono andato a lavorare con una serie di tinte leggere per creare toni chiaro-scurali stando sempre nella sfera del nero.Lavorando quindi con dei toni tendenti alle tonalità fredde come XF-63 German Grey ed XF-18 Medium blu; sono andato a miscelarli in velature successive ad aerografo sul carapace, mantenevo sempre l’omogeneità del nero, ma andando a dare tonalità diverse a questa senza romperla.

Biotitan

 

06) - Il carapace: la bio mimetica chitinosa.
Una volta creata la base di colore del carapace, passiamo alla prima fase di colorazione di questo.
Piccola premessa; il bio titano è stato realizzato seguendo i colori base dell’esercito tirannide posseduto dal mio committente; che però mi ha lasciato carta bianca sull’interpretazione dello schema di stesura degli stessi.
Fatta la premessa veniamo quindi all’effetto “Warp” che io amo tantissimo eseguire quando posso sui modelli che dipingo.
Una delle cose migliori nell’utilizzo dell’aerografo è l’utilizzo degli “stencil”, ovvero maschere di spruzzatura che, a seconda di come vengono posizionate, permettono di disegnare simboli ben definiti (come la stella americana) o patttern vari. 
Uno stencil può essere quindi auto-prodotto (con carta, plasticard ecc…) o acquistato (solitamente sono in rame fotoinciso)… o improvvisato con i materiali più disparati… e qui vale il discorso da me fatto in fase di presentazione; ovvero la sperimentazione svincolata dei canoni imposti.
Il modellismo è un gioco ed un arte nel contempo, e come tale vuole tassativamente “immaginazione”, “creatività” ed “originalità”, immaginazione nel pensare: “chissà cosa potrei ottenere…” e creatività nel: “Ok lo posso ottenere così…”, l’originalità vien da se nello sperimentare le applicazioni delle proprie scoperte!
E’ con questo spirito che un giorno di tanto tempo fa, mentre osservavo una composizione floreale regalata a mia moglie, ho notato il pagliericcio sintetico messo per abbellimento; lo osservavo in controluce, divertendomi ad osservarne i disegni e le trame create… finché un lampo mi ha suggerito: “farà lo stesso effetto se al posto della luce ci facessi passare l’aerosol dell’aerografo?”… non ho fatto in tempo a domandarmelo che già stavo deturpando il regalo appena fatto a mia moglie e correre ad accendere la cappa da aerografia!
Torniamo al Bio Titano… prendendo il famigerato pagliericcio, del XF-5 Flat Green e del bianco, ho iniziato a posizionarlo in modo random, spruzzandoci attraverso variando intensità e pressione nonché distanza della “mascheratura” dal pezzo, per rendere ora più marcato, ora più sfumato l’effetto; e penso che quanto potrete vedere nelle figure successive valga più di 1000 descrizioni:

Biotitan

Biotitan

Biotitan

 

07) - Il basamento scenico.
Come base scenica ho optato per una pozza stagnante.
La scelta è stata fatta per 2 motivi:
1) – Adoro fare l’effetto acqua, è una cosa cui non posso resistere ☺
2) – I biotitano è fragilissimo sulle sue 4 zampette, quindi inglobare almeno 2 di esse in 12 mm. Di resina aiuta a rendere il tutto molto più stabile.
Proprio in funzione dell’instabilità del soggetto un altro espediente usato è stato quello di creare una serie di affioramenti rocciosi in centro alla pozza, utilizzando della corteccia di sughero, in modo da farci poggiare la coda del biotitano, portando quindi i punti d’appoggio a 5.

Biotitan

 

La base del tutto è un foglio di multistrato da 10 mm. Sagomando con un seghetto alternativo.Su di esso inizialmente è stata sagomata una forma di espanso, fissata con colla bianca (vinilica va benissimo) poi rivestita con un impasto di stucco per legno bianco, colla vinilica e sabbia (per texturizzare il tutto).
Poi come finitura si sono riempite eventuali fessure e giunzioni con del DAS pronto, usato anche per rifinire le parti in sughero.
L’aggiunta finale di pietrisco di varie forme e dimensioni ha permesso di rendere il tutto verosimile.

Una cosa fondamentale quando si deve lavorare con resine effetto acqua, è quella di avere la certezza che tutte le parti siano ben fissate, specialmente sabbia e sassolini, in quanto in caso di distacco essi galleggerebbero nella resina, e vedere sassi galleggianti, per quanto sia un universo fantascientifico, non è molto realistico!

Una volta fatto il tutto, e creati i segnaposti per l’appoggio delle zampe e della coda, procedo con le primissime basi di pittura.
Per esse ho utilizzato degli acrilici in tubetto per le belle arti, utilizzando tonalità marroni, nello specifico:
Terra, terra di Siena, terra d’ambra, terra di Siena bruciata, ocra, bianco e nero.I colori sono stati miscelati direttamente sul le parti da dipingere, come se fossero direttamente la tavolozza; questo ha aiutato a creare passaggi ben miscelati tra loro.

Biotitan

 

08) - Carapace parte seconda e prime finiture.
Nel mentre preparavo il basamento, ho fissato il biotitano ad esso, dando la seconda tonalità del carapace con del giallo, nello specifico XF-3 Flat Yellow sempre della Tamiya, e sempre utilizzando la tecnica ad aerografo con il pagliericcio come stencil. In questa ultima passata ho ristretto il campo d’azione alle sole parti centrali delle varie piastre del carapace, variando sempre (come per la prima tonalità) l’intensità e la trasparenza del colore.

Biotitan

Biotitan

 

Il carapace poi è stato lumeggiato prima con una leggera profilatura con dello Scorpiom Green puro della GW, poi con una serie di drybrush fatti sempre con la stessa tonalità schiarita di volta in volta con del bianco.Il colore per il drybrush è stato diluito in modo che risultasse più morbido negli stacchi; ad ogni piccola passata passavo subito con un altro pennello senza colore per sfumare il passaggio, una sorta di asciugatura se preferite.

In concomitanza a questo ho proceduto con una lumeggiatura generale di tutte le parti ossee, di quelle molli, schiarendo naturalmente le tinte base, e con il definire tutti i rostri e sporgenze cornee.
Sono state ripassate per bene anche le “vesciche” che compaiono sui “comignoli” del carapace e sulle zampe.Tornado poi al basamento, su questo sono stati effettuati un serie di semplici passaggi di drybruhing a schiarire progressivamente, in preparazione della fase finale di versamento della resina.

Biotitan

 

Potrete notare come la parte centrale dell’avvallamento che conterrà la resina, tenda gradualmente verso il nero (quasi) puro.Questo è un espediente per creare poi l’illusione della profondità là dove non si può ricreare fisicamente essa!

Biotitan

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09) - Effetto acqua.
Per l’effetto acqua sono solito utilizzare la resina PRCHIMA E30 con relativo indurente.
Avendo il Biotitano una tonalità dominante sul verde, per contrastarlo a modo dal basamento ho dato alla resina (in fase di miscelazione) una tinta rossastra, cercando di fare in modo che risultasse “naturale” come se fosse una pozza contenente degli ossidi di ferro.
Normalmente bisognerebbe utilizzare le paste coloranti apposite, ma vanno benissimo per l’occorrenza anche i colori della serie “clear”, ovvero lucidi trasparenti, della Tamiya; nello specifico ho utilizzato: X-26 Clear Orange ed X-27 Clear Red.
Ho utilizzato due colori per rendere il meno omogenea possibile la colorazione della pozza; per fare questo, ho solo in parte miscelato in fase di preparazione della resina il colore arancio, per poi aggiungere il rosso una volta colata la resina, cercando di mescolare ed amalgamare bene il tutto.

La preparazione della resina è un operazione semplice, ma che concerne grandissima precisione e pulizia!
La precisione è richiesta per il dosaggio dei componenti, infatti un difetto o un eccesso di indurente hanno entrambe effetti catastrofici: resina perennemente molle nel primo caso, resina che “butta fuori” indurente nel secondo!
La pulizia o meglio l’ordine è richiesto per evitare di danneggiare il modello, nonché la postazione di lavoro ed i nostri costosissimi ed amati attrezzi!

La colata della resina non è difficoltosa, consiglio di fare l’operazione in modo pulito e trovando una posizione comoda e sicura per procedere con l’operazione; la resina sembra molto viscosa, ma ha un potere auto-livellante (non immediato) che ha del miracoloso. Ciò nonostante io sono solito aiutarla a raggiungere tutti gli interstizi, ed in questo basamento ne ho fatti appositamente tanti per creare un effetto piacevole, con una siringa, un cucchiaino ed un contagocce usa e getta.

Biotitan

 

Non preoccupatevi se dovessero comparire delle bolle; in fase di asciugatura (circa 24 ore) scompariranno; e se proprio ne dovesse rimanere qualcuna (come nel mio caso), tanto meglio, aggiungono realismo a tutto!

Biotitan

 

In questa immagine potete vedere come ho sfruttato i sottosquadri e le fessure del sughero per creare delle micropozze e passaggi strani in modo da arricchire l’effetto acqua.Inoltre potete vedere come la zampa del biotitano sia 2inglobata” nella resina, dando (come dicevo prima) maggior supporto alla struttura e fissando meglio il soggetto al basamento; Vi assicuro che è un ottimo espediente per tutti quei modelli che presentano le “caviglie fini” in proporzione di un corpo obeso.

Biotitan

 

In questa immagine potete vedere come ho sfruttato i sottosquadri e le fessure del sughero per creare delle micropozze e passaggi strani in modo da arricchire l’effetto acqua.Inoltre potete vedere come la zampa del biotitano sia 2inglobata” nella resina, dando (come dicevo prima) maggior supporto alla struttura e fissando meglio il soggetto al basamento; Vi assicuro che è un ottimo espediente per tutti quei modelli che presentano le “caviglie fini” in proporzione di un corpo obeso.

Biotitan

 

10) - Modello finito!
Alla fine ho proceduto con gli ultimissimi ritocchi a lumeggiature del caso; ho dipinto denti e occhi, rifinito particolari.
Con un inchiostro viola della Rotring sono andato a sfumare leggermente alcune parti del modello, per arricchirlo ulteriormente, ma senza esagerare.

Spero che questo pseudo tutorial Vi sia piaciuto, e che Vi sia piuttosto servito come stimolo, regalandovi quel “prurito di ansia interiore” che prende ogni modellista all’idea di affrontare un nuovo progetto.
Nel caso specifico del nostro amico Hierophant, l’unica vera difficoltà nella sua realizzazione sta nel PREZZO d'acquisto :P

Di seguito Vi riporto delle immagini del lavoro finito; invitandoVi a visitare il mio sito istituzionale: 

Bio Titan Hierophant Forge World

Biotitan

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