[AniMaq - Mtm-01] - Stazione di pittura

immagine presentazione AniMaq - Mtm-01
Come vi avevo promesso ecco una descrizione della "valigetta porta oggetti" della Animaq: un vero e  proprio studio di pittura portabile!


Mi ci è voluto solo un po’ per scontornare le immagini in quanto avevo avuto la brillante idea di fare le foto su di un tappeto che aveva più colori di un quadro di Nespolo…

Cominciamo, l’arrivo del pacco ha svelato l’ammontare dei costi di trasporto: è ENORME.
L’enormità deriva dal fatto che anche la “valigetta” è “non piccola”!

Quelle che vedete davanti all’imballo sono la garanzia, le istruzioni e la lettera con cui lo staff di Animaq mi ringraziava di averne perlato in radio e mi spiegava che per questo motivo avevano deciso di mandarmi il modello di punta invece di quello che avevo chiesto io.
Praticamente mi sono commosso.


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Ma andiamo con ordine una volta estratto il contenuto dall’imballo sono rimasto per qualche secondo in estatica ammirazione e poi mi sono addentrato nel montaggio.
Si montaggio avete capito bene.
Quando comprate la “valigetta” vi viene chiesto con quali colori (marche, non tonalità…) dipingete solitamente in modo da potervi personalizzare gli espositori.
All’arrivo quindi riceverete un certo numero di bustine trasparenti contenenti i porta-boccettini che andranno poi montati sulle astine.


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Non ho resistito e ho subito provato a estrarre la lampada: Estrazione semplice e veloce


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E già che c’ero ho cominciato l’apertura di un po’ tutto!!! Qui potete vedere il lato destro.


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E qui il lato sinistro.


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All’interno della scatola ho poi scoperto che, insieme ai porta-boccettni era anche presente (lo avrete già notato…) un (graditissimo) tappeto di plastica gommosa verde per incidere, misurare…


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Sono quindi passato al montaggio. Semplice e le istruzioni per montare e smontare le astine sono chiare, alcuni porta-boccettni sono un po’ duretti da inserire ma, alla fine, non è stato assolutamente difficile, e mi sono avanzati un certo numero di porta-boccettni.

Come vi dicevo i ragazzi di Animaq per ringraziarmi mi hanno, molto simpaticamente, spedito il modello di punta che, a differenza di quello che avevo scelto io, conteneva anche la cabina aero-grafica.
Ciò, oltre a farmi molto piacere, mi permette di farvi anche una recensione completa.

Allora il montaggio della cabina è semplicissimo si solleva la parte bianca (quella su cui sta il tappetino verde gommoso) e la si incastra sulle due pareti laterali. Tutte e 4 le pareti sono in una specie di cartone-pvc che sembra abbastanza resistente.


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Il punto per me era un altro. Io non uso l’aerografo e quindi che fare?
Pensa…Pensa… Pensa…
Poi ho scoperto che la base bianca scivola avanti e indietro e, quando la si porta indietro, il tutto diventa una perfetta postazione bianca per fare le foto alle miniature dipinte per poi poterle scontornare agevolmente!!!


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A questo punto, pensavo erroneamente, avendo visto tutto, che non restasse che riempirla con il mio materiale!
Ho cominciato dai boccettini Vallejo per poi passare ai Citadel, piccola nota su questi ultimi, i boccettini che entrano senza nessun problema sono quelli classici ultimi release (quelli che vedete sulla destra, quarta colonnina) i foundation, i vecchi inchiostri e, in genere, quelli rotondi non si incastrano, inoltre quelli classici ma “antichi” (destra, terza colonnina) a volte scappano dall’incastro.
In generale, mentre i Vallejo sono appesi “per il collo” i Citadel si inseriscono in un disco con la tipica forma esagonale e si appoggiano ad un altro che li sorregge.
Finiti di riempire gli espositori sono passato a mettere i colori che mi restavano nei cassettini sotto gli espositori.
Poi sono passato ai pennelli e all’attrezzatura varia (milliput, bombolette, materia verde, tronchesine, cutter, attrezzi per scolpire, spugnette…).
Infine ci ho messo le miniature primerizzate o quelle in bustine trasparenti (tipo Wyrd o Pulp Figures quando le comprate direttamente da loro, per intenderci).
Poi ho acceso la luce (quella della “valigetta” non quella della stanza…).
E ho ammirato il tutto ESTASIATO.

Quella macchia nera che vedete è una delle torri della seconda scacchiera…


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Risultato: C’è stato TUTTO!!!!!!!!!!
Rovescio della medaglia: Pesa un delirio.

Quando l’ho portata in trasmissione per parlarne, a Stiv, dopo l’ernia al disco per sollevarla, è venuta anche un’idea: “Potremmo suggerire di mettere anche 2 ruote e un maniglia retrattile per renderlo un trolley…” e in effetti non sarebbe una cattiva idea. Diciamo che invece di studio di pittura portatile potremmo parlare di studio di pittura trasportabile.

Ma questo non è tutto!
Prima ho detto\scritto: “…pensavo erroneamente, avendo visto tutto…” ma NON AVEVO VISTO TUTTO!!!
(e avevo letto anche poco il libretto di istruzioni, in effetti…)

A portarmi sulla buona strada è stata la scoperta di un interruttore vicino al punto in cui si inserisce la corrente (il filo bianco) e un curioso sportellino sul retro.


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Quando ho visto l’interruttore mi sono chiesto: “…e con questo che ci faccio? La lampada il suo interruttore ce l’ha…! Mah! Attiviamolo e vediamo!”

Non è esploso niente, il che era già una cosa, in compenso è cominciato un leggero ronzio tipo quello delle ventole del pc.
Cercando di capire la provenienza del rumore son arrivato alla scoperta dello sportellino sul retro, l’ho aperto e…
…c’erano appunto due ventole da pc che giravano vorticosamente.


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Il mistero s’infittiva (e, evidentemente, s’infittiva anche la mia repulsione per i libretti d’istruzione): “che ci facevano lì quelle due ventole?”
Di nuovo. Pensa…Pensa… Pensa…
Poi mi sono ricordato che quella che io vedevo come una meravigliosa camera bianca per fare foto in realtà voleva essere una cabina aero-grafica e mi era anche parso di vedere delle fessure che io avevo coperto facendo scivolare la pavimentazione bianca in avanti (d’altra parte disturbavano in una camera bianca…).

Alla fine sono andato a guardarlo il libretto delle istruzioni e i miei sospetti hanno trovato un certo conforto: le due ventole servono ad arieggiare la cabina mentre si usa l’aerografo.
Inoltre, vicino all’interruttore, ormai non più misterioso, c’è anche una derivazione elettrica che permette di alimentare un dispositivo esterno come, ad esempio un compressore (io, che resto fedele alla camera bianca, al limite ci appiccico il pc o una lampada che proietti luce bianca naturale).

Queste di seguito sono le foto che vi mostrano, prendendo a riferimento una bottiglia di H2O da 1,5 litri, le dimensioni dell’oggetto (ho pensato di utilizzare la solita monetina da 5 cent, ma poi ci avrei dovuto mettere anche una freccia per farvela notare…)


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Per gli ingegneri e i futuri ingegneri queste sono le misure quasi precise (mm + o mm – che con gli ingegneri non si scherza…)


Dimenisioni
Altezza: 24 cm
Larghezza: 51 cm
Lunghezza: 43 cm

Costi
Il modello senza cabina aerografica Mtm 02 costa € 185,00
il modello con cabina aerografica Mtm 01 costa € 235,00
Le spese di spedizione (penso per entrambi) sono di € 45,42

La cabina aerografica può essere acquistata separatamente ma ignoro il prezzo


Pesi
A vuoto circa 10 kg (il circa è dovuto al fatto che ho tolto i cassetti, e ho pesato due barattoli, uno per marca, e poi sono andato di differenze, non avevo materialmente il tempo di staccare tuti i boccettini )
Pieno 14,6 kg


Contatti
Gli mandate una mail e aspettate la risposta (a volte ci mettono un po' ma poi rispondono)


Pagamento
Quando ho pagato io si poteva solo con bonifico
(la mia banca non ammette i bonfici internazionali nell'home banking e quindi ci sono dovuto andare... GRRRRRRRRRR )


Tempi di consegna
Rapidi, in due settimane e mezzo è arrivato



Commenti Finali
Okkei, non costa poco, pesa ed è un po’ grossa, forse i cassettini non sono proprio rifiniti benissimo, forse ci potevano anche inserire le ruote e la maniglia retrattile (lo si può fare anche a posteriori…) ma, dal mio punto di vista è e resta uno spettacolo.
Magari non è il massimo da portarsi in giro (che poi è da vedere visto che una volta messa in macchina…), ma vi posso assicurare che dentro ci sta tutto quello che normalmente è sparpagliato e, anche solo per un semplice ordine in casa e per avere un qualcosa che, una volta aperto, è già tutto pronto per l’uso non ci sono confronti.
Inoltre otterrete che tutto sarà a portata di mano e quando la chiudete e la spostate le cose restano dove le avete lasciate (una volta riaperta la “valigetta” non avrete la sensazione che ci sia passato un ciclone).
Infine l’effetto su chiunque l’abbia vista aprirsi è un vero spettacolo (anche su gente che neanche sa cos’è una miniatura!!!!).
Ve lo posso assicurare.

In estrema sintesi: sono molto soddisfatto!

Spero che sia tutto chiaro, se avete dubbi non esitate a contattarmi sul forum.

 

Nota: La trasmissione di cui ho scritto di continuo è Mercury su Radio Impronta Digitale.

 

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